VIAREGGIO. Si potrà di nuovo fare il bagno nel tratto di spiaggia al confine tra Viareggio e Lido di Camaiore. Lo comunica l’Arpat, con una lettera indirizzata all’Asl, alla Regione, e ai Comuni di Viareggio e Camaiore. “Si comunica – scrive Arpat – che a seguito dei risultati favorevoli delle analisi effettuate sul campione di acqua prelevato in data 13.6.2013 presso la stazione  monitorata al fine di istituire la nuova balneazione denominata “Fosso dell’Abate Sud” nel comune di cui all’oggetto, p’area di balneazione suddetta è da considerare Nuovamente Idonea alla balneazione ai sensi del DM 30 marzo 2010 art 2 comma 4 lettera b. Si comunica quanto sopra ai fini degli ulteriori adempimenti di vostra competenza (di cui all’art 6 comma 4 del succitato decreto)”. Revocato solo in parte il divieto a Pietrasanta: resta zona off limits per i bagnanti l’area a ridosso della Fossa Fiumetto. In queste ore sia il sindaco di Viareggio Leonardo Betti che quello di Camaiore Alessandro Del Dotto stanno predisponendo gli atti per revocare il divieto di balneazione. Certo resta il danno di immagine: in questi giorni la notizia del mare inquinato in Versilia è passata su quasi tutti i telegiornali e i radiogiornali nazionali.

“Sulla questione della qualità e della pulizia delle nostre acque – dichiara il Sindaco Alessandro Del Dotto – siamo e saremo sempre in prima linea: su questo argomento cruciale abbiamo già iniziato un dialogo con il primo cittadino di Viareggio, Leonardo Betti, logica prosecuzione dei rapporti che, come Camaiore, avevamo già instaurato con il Commissario Mannino e il suo sub-commissario Ammiraglio Brusco. I nostri due Comuni devono, nell’interesse della loro immagine, dei cittadini e dei turisti, stabilire i propri compiti e procedere al risanamento della zona della Fossa dell’Abate che, com’è logico, non è soltanto di competenza del territorio su cui burocraticamente e fisicamente ricade, ma anche di chi è limitrofo. Considerato che le precedenti amministrazioni di centrodestra hanno sempre agito, negli anni, in maniera piuttosto blanda e limitata, adesso è il momento di ragionare in modo sinergico, non soltanto tra due amministrazioni, ma estendendo il lavoro ad una ‘cordata’ di comuni (penso a Pietrasanta) che possa intervenire in modo più decisivo. In questo senso sarà fondamentale un dialogo istituazionale che coinvolga in modo operativo ed economico anche la Regione Toscana, nella persona dell’assessore all’Ambiente Anna Rita Bramerini, e con il Ministro Andrea Orlando. Questi episodi, seppur occasionali e limitati nel tempo e nello spazio, costituiscono un fenomeno che va affrontato con un intervento vasto, coordinato ed eccezionale in materia ambientale, senza attendere oltre”.

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